La pace è la strada

NON C'E' PACE CON LE MINE

Attività Scuole di Padova 2005


TARGET


Il percorso è rivolto ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori.


DESCRIZIONE SINTETICA DI PRESENTAZIONE DELL'INTERVENTO


Il percorso (due o tre incontri) si propone di sviluppare, partendo dal tema delle mine antipersona,la riflessione e la discussione di gruppo su ciò che vuol dire l'eredità di un conflitto armato e la prospettiva di una pace reale.


ANALISI DEI BISOGNI
Quotidianamente giungono notizie di conflitti e violenze, grandi e piccole, e delle loro terribili conseguenze. Spesso i mass-media le raccontano come se si trattasse di video-games, realtà troppo lontane per colpire veramente. I ragazzi di oggi si preparano ad una cittadinanza mondiale che non può prescindere dalla presa di coscienza delle diverse condizioni e realtà che si sperimentano nelle varie aree geografiche. Non c'è responsabilità senza conoscenza e non è mai troppo presto per avvicinarsi alle tematiche relative alla pace. L'eredità della guerra, intesa sia come mine antipersona e anticarro, sia come conseguenze socio-economiche, è il punto di partenza per questo percorso di educazione alla pace, che si presenta come un momento di riflessione su queste tematiche.

OBIETTIVI
Capire perché le mine rappresentano un problema economico, sociale ed umano. Sensibilizzare i ragazzi su tematiche "forti"attraverso la comprensione empatica delle condizioni di vita presenti in alcuni paesi colpiti dalla guerra e la concreta partecipazione ad iniziative di solidarietà.

FASI
L'intervento prevede tre incontri, così strutturati:
Primo incontro
- "Le mine: un problema economico, sociale ed umano". Visione e commento di alcune immagini che illustrano cosa sono e come agiscono le mine antipersona. Discussione di gruppo finalizzata all'acquisizione di un vocabolario di parole-chiave sul problema delle mine. Giochi.
Secondo incontro
- "L'eredità di un conflitto armato". Visione del filmato Scarpette bianche, regia di Marco Tullio Giordana, 1996 (durata: 30') e risonanza. L'eredità della guerra: il caso Nepal.
Terzo incontro
- "Giornalista per un giorno": laboratorio e iniziativa di pace per dare un contributo concreto alla messa al bando delle mine antipersona: realizzazione di disegni ed elaborazione di testi inerenti agli argomenti trattati, attraverso i quali far sentire la propria voce ed esprimere il proprio pensiero. Presentazione del trattato dei giovani contro la guerra.

ORGANIZZAZIONE
Gli incontri sono rivolti ad una sola classe per volta. Nel primo incontro è opportuno disporre di un ampio spazio per lo svolgimento dei giochi.

TEMPI
Sono previsti tre incontri per un totale di 4 ore complessive.

SUPPORTO TECNICO
- Videoregistratore per la visione del filmato. Se possibile proiettore per PC.
- Per il laboratorio: colori, matite, fogli da disegno e altro materiale fornito dagli operatori.

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
È prevista una valutazione finale che si avvarrà dei seguenti strumenti: analisi dei lavori realizzati e della documentazione prodotta. Questionario distribuito agli alunni e agli insegnanti relativo agli incontri svolti: considerazioni ed eventuali suggerimenti per migliorare l'intervento.

MATERIALE PRODOTTO DAI BAMBINI

Attività Scuole di Padova 2005


























Lavori prodotti dalla 5ª ... della scuola elementare Luzzatti






INTERVENTO SCUOLE ELEMENTARI VALERI

I lavori prodotti dai bambini al termine del ciclo di 3 incontri alle scuole elementari Valeri, nelle classi 5^A e 5^B.


Il percorso Non c’è pace con le mine, che ha coinvolto due classi di quinta elementare della scuola Diego Valeri, si è concluso con un’attività di laboratorio in cui i bambini hanno sperimentato le due diverse posizioni sulla questione mine: la classe è stata suddivisa in due gruppi, i produttori di mine e gli oppositori. I primi hanno disegnato modelli di mine e inventato sponsor per la loro diffusione; gli altri hanno scritto lettere di protesta ai governanti dei paesi produttori, lettere agli sminatori e racconti di bambini vittime delle mine. I ruoli poi sono stati invertiti.

Ai bambini della 5^A e della 5^B e alle loro maestre va il nostro grazie per l’accoglienza e la curiosità dimostrate che ci spingono a continuare con entusiasmo la nostra attività educativa.

Ecco i lavori prodotti:





 






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