La pace è la strada

Lettera aperta per a pace

05/09/2014 17:04

Lettera aperta dei “Servizio-Civilisti” per la Pace

 

Alle Istituzioni Pubbliche e Private, Laiche e Religiose, alla Cittadinanza e agli Immigrati,

a tutte le persone di buona volontà.

 

Carissime amiche e carissimi amici,

siamo ragazzi del Servizio Civile Nazionale e Regionale che prestano servizio presso l’Associazione GAVCI-GVC di Modena; la quale, da oltre 40 anni, si prodiga per l’integrazione sociale soprattutto di nuclei famigliari stranieri nel contesto di un quartiere complesso, la Crocetta, della città di Modena.

In questo periodo, ma non solo, e in virtù del ruolo che ricopriamo ci sentiamo direttamente chiamati in causa, quali prosecutori del percorso tracciato dagli obiettori di coscienza, sui temi della pace, del disarmo e della nonviolenza.

Confessiamo a tutti voi la nostra costernazione per le spirali di odio e disumanità che sono alle porte del nostro mondo, affannato a trovare una soluzione alla perdurante crisi sociale ed economica con il rischio di perdere di vista i temi fondanti di pace e giustizia sociale. Siamo sicuri che la nostra preoccupazione sia anche la vostra.

In un mondo sempre più globalizzato assistiamo, su internet e sui media, a rigurgiti di violenza e al rinvigorimento di logiche di conquista, che credevamo appartenessero a un passato, recente, ma comunque superato. Le coscienze di ognuno di noi sono scosse e questo non può non provocare una interrogazione interiore sul proprio atteggiamento verso la situazione odierna che vorremmo fosse reale e che portasse a un cambiamento concreto. Si sentono spesso pronunciare frasi fatte come “la guerra non è la soluzione” oppure “la violenza non può che generare altra violenza”; ma ci crediamo veramente o le diciamo per essere “politically correct”?

Ricordando che la nostra Costituzione ripudia la guerra, vorremmo che ci soffermassimo tutti per un istante sul nostro contributo, nel nostro piccolo, nella nostra famiglia, nel nostro lavoro, nella nostra società sportiva o nella nostra associazione di volontariato, alla costruzione della pace. Ognuno di noi predica la pace ma siamo realmente in grado di essere “costruttori di pace”? Siamo sicuri di non usare violenza verbale verso chi ci sta vicino? Siamo sicuri di non approfittare del ruolo che abbiamo per poter sottomettere gli altri? Siamo sicuri di adoperarci realmente nel servizio per gli altri invece di mettere gli altri al nostro servizio?

Noi crediamo che la pace sia un bene comune da costruire e preservare. E proprio in qualità di bene comune è necessario che sia costruita dal basso, dalla nostra quotidianità, dalla nostra scelta costante di evitare il conflitto e la persecuzione dei più deboli in ogni situazione. Solo partendo dal basso, da un tessuto sociale generatore di Pace, la Pace potrà realizzarsi ai più alti livelli fino a sconfiggere le conflittualità internazionali. Un ingrediente fondamentale per la costruzione di questo bene comune è senza dubbio il perdono, una parola quasi dimenticata, e stigmatizzata come segno di debolezza. Senza perdono reciproco non può esserci pace. La vera forza è il perdono, il vero coraggio è la capacità di accogliere.

Rivolgiamo il nostro appello a noi stessi e a tutti voi: facciamo di noi stessi costruttori di pace! I risultati forse non saranno immediati, ma un bene comune richiede tempo per maturare e per poter dare i suoi benefici alle generazioni future, di cui noi siamo responsabili fin da oggi.

Scegliamo la pace, agiamo per la pace, parliamo di pace e preghiamo per la pace!

Siamo tutti parte della grande famiglia umana e come in ogni famiglia ci possono essere discussioni e litigi ma in ogni famiglia prevale il bene reciproco in cui i fratelli più grandi e forti si prendono cura di fratellini più piccoli e indifesi.

Grazie fin da ora al contributo di ognuno di noi darà!

Aurora, Ijjou, Willy, Michela, Daniele

Per informazioni: G.A.V.C.I. via Baccarini 5 – Modena – eugelore@tiscali.it www.gavci.it

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