La pace è la strada

TESTIMONIANZE SUI NOSTRI PROGETTI

06/07/2006 18:39

Pubblichiamo alcune lettere ed email pervenuteci sia dai responsabili, sia da beneficiari dei nostri progetti che ne attestano l'utilità e la qualità.


Progetto “Villaggio in rete” - GAVCI, sede di Bologna

Spettabile G.A.V.C.I.
Via Scipione Dal Ferro, 4
40138 BOLOGNA BO

Alla c.att. padre Angelo Cavagna

Abbiamo ricevuto la vostra comunicazione in merito al mancato finanziamento del progetto “Villaggio in rete” da noi presentato per l’accoglienza presso il Villaggio del Fanciullo di volontari in servizio civile nazionale. Siamo sinceramente sconcertati dalla bocciatura del nostro progetto, che opera in continuità con la tradizione di servizio alle persone e al territorio della nostra città e contiene elementi di profondo valore sociale e culturale, compreso il contributo di formazione alla pace e non violenza fornito dal G.A.V.C.I., con il quale da decenni collaboriamo fattivamente. Il progetto si distingue anche e soprattutto per il suo essere espressione di una “rete” di attività che fanno del Villaggio del Fanciullo un reale centro di servizio socio educativo e culturale alla collettività. Come dimostrato dal perfetto inserimento dei volontari presenti fino ad oggi al Villaggio, il lavoro volontario presso di noi è effettivo, intenso, motivante e formante. Respingiamo fermamente pertanto questa bocciatura che sottrae a molti giovani la possibilità di vivere un’esperienza di servizio importante e qualificante, sicuramente in linea con le aspettative e le idealità della maggior parte di loro. Ci auguriamo che sia fatto quanto possibile e in ogni sede per rimettere in discussione la finanziabilità del nostro progetto. Restiamo come sempre a completa disposizione, nella consueta ottica di collaborazione e stima.

p. Marcello Matté
presidente





Progetto “Pace per i Diritti: Percorsi di Approfondimento per le Scuole Secondarie” - GAVCI, sede di Bologna

Bologna, 6 giugno 2006

Alla C.A.
UNSC

Spett.le UNSC,

è con vivo sconcerto che abbiamo appreso dell’esclusione dall’elenco dei progetti finanziati dei progetti di servizio civile presentati dal GAVCI. Tale decisione priva totalmente questo storico organismo dei mezzi e, conseguentemente, della possibilità di continuare la lunga attività al servizio dei cittadini e del nostro paese, che ha permesso a centinaia di ragazzi e ragazze di completare la propria formazione civica attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento attivo in programmi che per completezza, efficacia ed utilità si sono sempre dimostrati di grande importanza.

Duole quindi dovere prendere atto che una struttura che si è lungamente impegnata nel dibattito sulla valorizzazione del servizio civile si veda di fatto costretta ad abbandonare questo settore d’impegno. Ci domandiamo infatti se il criterio per l’assegnazione del punteggio abbia adeguatamente tenuto conto dell’importante ruolo di formazione sui giovani in servizio civile che il GAVCI è storicamente in grado di garantire, come possono facilmente testimoniare tutti i giovani transiti in questi anni nelle strutture che al GAVCI risultano collegate.

Certi che non si vorrà disperdere il patrimonio delle competenze e del personale impegnato nella formazione che contraddistingue l’opera del GAVCI, invitiamo l’autorità competente a valutare nuovamente le proposte di progetto che il GAVCI ha presentato all’ultimo bando.

Cordiali saluti

Giovanni Guidi
Responsabile servizio civile
CEFA Onlus



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- Una mail pervenutaci da Alberto Trevisan, del Movimento Nonviolento, del 10 giugno 2006.

Caro Angelo,

non solo la mia personale solidarietà all'esclusione ma anche la volontà di opporsi a questa gestione sempre più lacunosa del SCN. Conosco il tuo impegno, il gavci, anche di Padova e non ho dubbi sul lavoro che avete svolto. Sappi che stessa sorte è toccata al nostro movimento Nonviolento da 40 anni erede dell'opera di Aldo Capitini e da sempre impegnato con obiettori prima e volontari ora. Domani al coordinamento nazionale del movimento a Verona proporrò di fare un'azione comune per fermare questo disegno oltre che discriminatorio assai lesivo della nostra idealità e pratica della nonviolenza. Se hai già qualche idea per un documento ed eventuali azioni comuni da proporre dopo il 14 giugno facci pervenire già domani o tramite fax o e mail la tua proposta.

Fraternamente Alberto Trevisan



- Una mail di Paola Cigarini, del gruppo Carcere di Modena, del 1° luglio 2006

Caro Padre Angelo,

innanzitutto mi auguro che la Tua salute "regga" questo ulteriore digiuno e che Tu possa conclude al più presto questa protesta perché accolte le richieste e le intenzioni che ne stanno alla base.

Vorrei sostenere a nome del gruppo Carcere - Città di Modena i progetti GAVCI e l'assegnazione, a questi, di giovani in servizio civile: Conosciamo in particolare il prezioso lavoro svolto sul territorio dal Gavci di Modena. Attraverso il nostro lavoro di volontari accanto alle persone detenute incontriamo spesso la sofferenza e lo smarrimento di molti giovani che, nel difficile periodo dell'adolescenza e della giovinezza, si sono trovati soli, senza punti di riferimento, senza amici, senza sostegno. I volontari del GAVCI, con la loro presenza sul territorio, offrono a molti ragazzini, un punto di incontro, di ascolto, di svago oltre che di studio. Crediamo che questo rappresenti una importante opera di prevenzione e sostegno alle famiglie e come tale vada sostenuta dalle Istituzioni e dai cittadini.

Auguri di ogni bene

Paola Cigarini gruppo carcere - città Modena

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