La pace è la strada

URGE il “BANDO STRAORDINARIO” PER IL SERVIZIO CIVILE

11/07/2006 23:19


Comunicato Stampa – Lunedì 10 luglio 2006 – Bologna


Urge il BANDO STRAORDINARIO, di cui ha parlato il ministro Ferrero ora responsabile dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC); ma pare trovi resistenza all’interno del Governo.

Oggi è il 27° giorno di DIGIUNO A GIORNI ALTERNI...

...osservato con scrupolo. Ho fatto solo una eccezione ieri che mi trovavo dai miei parenti dopo mesi che non ci vedevamo e hanno insistito che mangiassi con loro. Di salute per ora vado bene.

Ribadisco che non è possibile lasciare circa la metà degli Enti di Servizio Civile senza nessun volontario. Con la fine di agosto termina l’anno di servizio civile in corso e questi enti restano all’asciutto. Non si tratta di enti o progetti non validi. Anzi!

Proprio quattro giorni fa ne ho avuto ulteriore conferma e grande gioia. Due giovani volontari GAVCI, un ragazzo e una ragazza, che stanno per finire l’anno di servizio civile presso il progetto CEFA, gruppo di volontariato internazionale molto noto e stimato, mi hanno annunciato che, appena finito il servizio civile qui in Italia, partiranno per la Tanzania (Africa) per due anni di volontariato, proprio in un progetto CEFA.

Allego al presente comunicato la “PROPOSTA di DOCUMENTO UNITARIO”, già lanciata dal GAVCI (www.gavci.it) e che ha incontrato adesione convinta da parte di diversi enti. Si tratta di punti chiari e sostanziosi per i “criteri di valutazione e gestione” dei progetti di servizio civile.

DocumentoUnitario

Ribadisco che non si venga a dire, specie dal nuovo Governo, che non ci sono i soldi per tale . Chi la pensasse così, li invito a leggersi l’ultimo numero della rivista MissioneOggi (n. 6, giugno-luglio 2006) che riporta gli atti del convegno “Armi leggere a scuola di etica – Nonviolenza/Chiesa e disarmo a confronto con l’etica”.

Il mondo attuale, in particolare l’Italia, ha bisogno di segnali nuovi nella linea dell’art. 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

Se si perseguisse tale ottica, di soldi per il servizio civile, per la solidarietà in generale e per la Difesa Popolare Nonviolenta ce ne sarebbero a volontà.

p. Angelo Cavagna
presidente GAVCI

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